Corso di ebraismo - Rav Sermoneta

Ghittin. Il trattato dei divorzi nella Mishnà

 

Il matrimonio ebraico non è un sacramento indissolubile, ma piuttosto un contratto che per una serie di ragioni può venire meno. Ecco quindi che si prospetta l’eventualità del divorzio, della scissione del matrimonio.
La parola ebraica che indica divorzio è gherushim; esso viene formalizzato davanti al tribunale, bet din. In origine, come rivela la parola ebraica, il divorzio era concepito essenzialmente come il ripudio della moglie da parte del marito; ancora oggi elemento essenziale è il ghet, il libello di ripudio, il documento che sancisce la fine dell’unione e viene consegnato alla moglie dal marito.
In realtà anche la donna può chiedere questo libello. Sono molte le ragioni per le quali il Talmud giustifica il divorzio: l’incapacità di procreare, l’incompatibilità di carattere, la condotta sconveniente da entrambe le parti. A garanzia della donna sussiste la ketubbah, il contratto matrimoniale.

 

Corso monografico

Docente: Rav Alberto Sermoneta,
Rabbino Capo Comunità Ebraica di Bologna

Il mercoledì per quattro settimane
Museo Ebraico, ore 17.00 |18.30

Calendario: 7-14-21 febbraio | 7 marzo 2018
Iscrizioni entro il 1 febbraio 2018

Costo: intero € 80,00 | ridotto studenti, pensionati e
possessori CARD Musei Metropolitani Bologna € 68,00

 

Modalità di pagamento:

- direttamente alla biglietteria del MEB
- tramite bonifico bancario presso UNICREDIT di Bologna, intestato a Fondazione Museo Ebraico di Bologna
IBAN IT11S0200802513000001636266

 

scarica il modulo per l'iscrizione al seminario (doc20.99 KB)

 

Rav Alberto Sermoneta ha svolto attività rabbinica fin dal 1975 presso la Comunità ebraica di Roma. Ha insegnato al Collegio Rabbinico Italiano di Roma, presso le scuole della comunità ebraica di Roma e presso la facoltà pontificia "Theresianum" di Roma. Ha tenuto corsi annuali di esegesi biblica presso il Centro Sidic di Roma e presso l'Amicizia ebraico cristiana. Svolge tuttora insegnamento presso il Museo ebraico di Bologna ed altri centri culturali ed universitari. Ha pubblicato alcuni scritti inerenti l'ebraismo in generale ed in particolare sull'ebraismo italiano. Dal 1997 è Rabbino capo della Comunità ebraica di Bologna. Tra le sue pubblicazioni "Un imitatore di Dante nella letteratura ebraico-italiana", fino ad arrivare ad uno dei suoi ultimi impegnativi lavori: "II sacrificio di Isacco, introduzione al Cantico dei Cantici".

 

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ultima modifica 2018-10-24T16:22:00+01:00
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